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reparare la borsa parto è uno di quei momenti che rendono tutto veramente reale. Che tu sia alla prima gravidanza o alla seconda, il pensiero è lo stesso: “Cosa devo mettere? Quando la preparo? E se dimentico qualcosa?”.

È del tutto normale sentirsi un po’ sopraffatti. Stai affrontando un’esperienza nuova, intensa e piena di emozioni contrastanti. Ecco perché ho scritto questa guida: per aiutarti a fare chiarezza e preparare la tua borsa parto con serenità, passo dopo passo, adattandola alle tue esigenze personali e a quelle del tuo bambino.

Per questo in questa guida troverai una lista completa e flessibile, consigli su quando iniziare a prepararla, come personalizzarla in base alla tua esperienza e le risposte alle domande più comuni (sì, anche per chi farà un cesareo o vuole portare qualcosa anche per il partner!).

1. Che cos’è la borsa parto e a cosa serve

La borsa parto è, molto semplicemente, la valigia che porti con te in ospedale quando arriva il momento di partorire. 

Ma in realtà rappresenta qualcosa di più: si tratta di uno strumento che ti aiuta a sentirti pronta, a ridurre l’ansia e a vivere con maggiore tranquillità uno dei momenti più intensi della tua vita.

Pensala come a un kit essenziale, dove ogni oggetto ha uno scopo preciso: facilitarti e rassicurarti durante il travaglio, il parto e i primi giorni con il tuo bambino, avendo a portata oggetti utili e familiari già pronti.

Un esempio pratico - Immagina di essere arrivata in ospedale, in piena notte. Sei emozionata, forse un po’ stanca, e il travaglio è iniziato. Sapere che hai con te le tue cose (ad esempio il tuo burrocacao preferito, le pantofole comode di casa, il body in cotone biologico scelto con cura per il tuo bimbo) ti dà conforto. Non è solo praticità, è cura verso te stessa e il momento della nascita.

La borsa parto ti aiuta anche a “visualizzare” il momento

È stato dimostrato che immaginare e preparare mentalmente l’esperienza del parto aiuta a viverla con meno stress

In psicologia perinatale si parla spesso di “preparazione mentale al parto”, e fare la borsa è uno dei primi piccoli riti che aiutano la futura mamma a entrare in questo stato mentale positivo.

E non dimentichiamoci l’aspetto relazionale: alcune mamme raccontano che preparare la borsa insieme al partner è stato un momento bello, condiviso, che li ha fatti sentire più uniti. È un gesto pratico, ma anche di coinvolgimento emotivo.

2. Cosa mettere nella borsa parto: la lista completa (e personalizzabile)

Abbiamo compreso l’importanza di un gesto pratico, come la preparazione della borsa parto, anche su un piano mentale ed emotivo. Proseguiamo questo articolo, rispondendo alla domanda: “Cosa devo mettere all’interno della borsa del parto?”.
La risposta giusta è: dipende.
Dipende dal tipo di parto previsto (naturale o cesareo), dall’ospedale scelto (alcuni forniscono il necessario per il neonato, altri no), dal tuo temperamento e preferenze, da quelle del tuo partner e, come crediamo fermamente su Genitorialando, anche dalle caratteristiche uniche del tuo bambino (di cui puoi avere un’idea dai controlli prenatali, ma che scoprirai più pienamente alla nascita!).

Ecco perché, più che una lista standard uguale per tutte, vogliamo offrirti una lista completa ma flessibile, che puoi personalizzare in base ai tuoi bisogni reali.

♥️ Per la mamma

  • 3 camicie da notte o pigiami aperti sul davanti (comodi per l’allattamento)
  • 1 vestaglia
  • 2-3 reggiseni per allattamento
  • Mutande post-parto (usa e getta o in cotone lavabili)
  • Assorbenti post-parto (molti ospedali li forniscono, ma non tutti)
  • Ciabatte (utili anche per la doccia) e calzini antiscivolo
  • Asciugamani
  • Necessario da bagno: sapone delicato, spazzolino, dentifricio, burrocacao, deodorante, elastici per capelli, spazzola per capelli, crema viso
  • Salviette intime (senza profumo)
  • Documenti (carta d’identità, tessera sanitaria, cartella gravidanza, esami recenti)
  • Caricabatterie per il telefono
  • Qualcosa che ti fa stare bene (cuscino da casa, una copertina, foto, diffusore con oli essenziali, se l’ospedale lo consente)

📌 Nota: se prevedi un parto cesareo, potresti avere bisogno di biancheria o indumenti diversi, più comodi sulla zona addominale. Ne parleremo nella sezione FAQ.

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♥️ Per il neonato

  • 4/5 body in cotone (manica lunga o corta a seconda della stagione)
  • 4/5 tutine intere (con aperture/chiusure facili da maneggiare)
  • 2 cappellini in cotone
  • 2 bavaglini
  • 1 copertina
  • 1 asciugamano morbido
  • Pannolini taglia 1 (chiedi all’ospedale se li fornisce)
  • Salviette umidificate (delicatissime, senza profumo)
  • Crema cambio e detergente delicato adatto ad un neonato

Consiglio extra: se sospetti che il tuo bimbo abbia la pelle molto sensibile (magari lo sai da un fratellino o da test genetici fatti in gravidanza), scegli body e tutine in tessuti naturali e certificati, senza cuciture interne, delicati sulla pelle.

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E se dimentico qualcosa?

Non preoccuparti. Nessuna borsa parto è perfetta. Come ti potranno dire le ostetriche: “L’essenziale è con te: sei tu.”

Un atteggiamento sereno è molto più utile di una valigia impeccabile.

Secondo uno studio pubblicato su Midwifery, le madri che si sentono supportate nelle loro scelte, anche in quelle pratiche, riportano un livello più alto di soddisfazione e benessere post-parto.

3. Quando preparare la borsa parto (senza stress)

In generale, gli è consigliato prepararla tra la 32esima e la 36esima settimana di gravidanza. Questo ti dà tutto il tempo per organizzarti con calma, aggiungere eventuali cose dell’ultimo minuto e affrontare gli imprevisti (spoiler: ci sono sempre!).

Ma anche qui, come ripetiamo sempre su Genitorialando, non esiste una regola rigida che vada bene per tutte. Il momento migliore per prepararla dipende da te, dalla tua gravidanza e anche dal tuo modo di vivere l’attesa.

⇒ Alcuni esempi concreti

  • Se sei una persona che si sente più tranquilla quando tutto è pronto in anticipo, potresti iniziare anche già alla 30ª settimana. Avere la valigia già pronta ti aiuta a visualizzare meglio il momento del parto e sentirti più preparata.

  • Se invece preferisci decidere le cose un po’ alla volta, senza pressioni, potresti fare una prima lista mentale (o, meglio ancora, scritta!) intorno alla 32ª settimana, e poi preparare effettivamente la borsa alla 35ª o 36ª settimana.

  • In caso di gravidanza gemellare o a rischio, è consigliabile preparare la borsa anche prima, tra la 28ª e la 30ª settimana, perché il parto potrebbe avvenire con più anticipo.

⇒ La personalizzazione parte da qui

Anche la tempistica in cui prepari la tua borsa parto può essere vista come un primo gesto di ascolto verso te stessa e il tuo bambino. 

Se già conosci alcuni tratti del tuo bimbo, ad esempio grazie a test genetici o indicazioni cliniche, potresti aver bisogno di includere o evitare determinati oggetti. Una borsa parto personalizzata non è solo più utile, ma più rassicurante.

Ad esempio, se durante le ecografie il tuo piccolo bambino balla la Macarena, può essere utile rifornirsi di tutine che siano molto comode e facili da indossare.

Inoltre, una buona preparazione alla nascita, che include anche la gestione degli aspetti pratici come la valigia, è correlata a un minor livello di ansia pre-parto e a un’esperienza più positiva dell’intero evento.

  • Consiglio pratico:

Prepara la borsa con calma, magari un po’ alla volta durante il weekend. Scriviti una lista, tienila sul frigo o sul comodino, e spunta le cose man mano. Farlo a piccoli passi aiuta a ridurre lo stress e ti fa percepire il controllo della sitazione.

4. FAQ - Domande frequenti sulla borsa parto

Cosa cambia se faccio un parto cesareo?

Se sai già che partorirai con parto cesareo programmato, puoi adattare leggermente la tua borsa. In particolare:

  • Scegli pigiami o camicie da notte che non stringano sull’addome (ideali quelli con apertura frontale).
  • Porta mutande post-parto a vita alta, in cotone morbido, per non irritare la zona del taglio.
  • Prevedi tempi di degenza leggermente più lunghi (in genere 3-4 giorni invece di 2), quindi aggiungi qualche cambio in più sia per te che per il neonato.

Alcuni ospedali e in alcune specifiche condizioni forniscono fasce addominali post-cesareo, ma è sempre meglio informarsi prima o portarne una adatta al post-parto (previa indicazione medica, non sempre è consigliata!).

Devo preparare una borsa anche per il partner?

Non è obbligatorio, ma è caldamente consigliato. Il partner sarà il tuo punto di riferimento durante il travaglio, e avere con sé un piccolo kit personale può rendergli tutto più gestibile. 

Ecco cosa può includere:

  • Un cambio comodo
  • Spazzolino e dentifricio
  • Snack e acqua
  • Cuffie, libro o qualcosa per passare il tempo
  • Una copia dei documenti importanti (per ogni evenienza)

Preparare insieme la borsa può anche diventare un momento di condivisione e coinvolgimento emotivo.

Cosa devo portare per il neonato? L’ospedale non lo fornisce?

Dipende dalla struttura. Alcuni ospedali forniscono solo pannolini e prodotti base, altri richiedono che porti tutto da casa. Per sicurezza, chiedi alla tua ostetrica o al reparto maternità.
In ogni caso, nella checklist per il neonato che ti ho suggerito sopra, trovi tutto ciò che può servirti (e anche qualcosa in più, se vuoi sentirti più pronta).

Che tipo di borsa devo usare?

Non esiste un modello unico perfetto. Le opzioni più comode sono:

  • Un trolley come da bagaglio a mano: ordinato, facile da spostare e organizzare.
  • Una borsa da viaggio capiente: se preferisci qualcosa di più morbido o flessibile.
  • Oppure due borse: una per il travaglio e una per la degenza (molti ospedali le preferiscono separate).

L’importante è che tu riesca a trovare facilmente le cose quando ne hai bisogno. 

Un trucco utile? Usa sacchetti trasparenti per dividere i cambi del neonato, etichettati con “1° giorno”, “2° giorno”, ecc. Anche se ti sembra di ricordare dove hai messo tutto, quel giorno la tua mente potrebbe essere, facilmente, altrove!

Quante camicie da notte o pigiami devo portare?

In genere, 2 o 3 possono bastare.
Meglio se sono:

  • Comodi e larghi
  • Con apertura davanti per allattare
  • Facili da lavare (può capitare di macchiarli)

Se resti in ospedale più giorni (es. parto cesareo), valuta di portarne uno in più oppure di organizzarti per farli portare da casa, puliti.

Cosa mettere nella borsa per il travaglio?

La borsa per il travaglio può essere una sezione separata della tua valigia. 

Al suo interno puoi inserire:

  • Camicia da notte comoda e leggera
  • Calze antiscivolo
  • Burrocacao (le labbra si seccano facilmente)
  • Acqua e snack leggeri e pratici da mangiare
  • Elastici per capelli
  • Una playlist o qualcosa che ti aiuti a rilassarti
  • Eventuali oggetti di supporto (palla, cuscino, diffusore con oli essenziali se permesso)

Anche il partner può portare con sé qualcosa per aiutarti, come un massaggiatore da schiena, un olio da massaggio, o semplicemente il suo supporto e presenza.

⇒ Desideri altri consigli personalizzati?

Ogni mamma e ogni bambino sono diversi. Per questo su Genitorialando offro consulenze e percorsi personalizzati, per accompagnarti passo dopo passo nella gravidanza e nei primi anni di vita del tuo piccolo, secondo il suo temperamento e la sua unicità genetica, con un approccio integrato che consideri aspetti pratici e mentali/emotivi. Puoi cliccare qui per accedere alla consulenza.

5. Conclusione: la tua borsa parto, a modo tuo

Preparare la borsa parto rappresenta molto più che fare una semplice valigia: è un modo concreto per iniziare a prendersi cura di sé, del proprio bambino e del momento che sta per arrivare. È il primo passo verso l’accoglienza.

In questo articolo abbiamo visto insieme:

  • Che cos’è la borsa parto e a cosa serve: un vero e proprio kit di supporto per affrontare con serenità travaglio, parto e degenza in ospedale.
  • Cosa mettere nella borsa parto: una lista completa e personalizzabile per la mamma, il neonato e, se lo desideri, anche per il partner.
  • Quando preparare la borsa parto: indicativamente tra la 32ª e la 36ª settimana, ma senza fretta e secondo il tuo ritmo.
  • Le domande più frequenti: dai dubbi su cesareo, ai cambi necessari, fino a cosa serve davvero per il travaglio.

Il mio consiglio finale? 

Non cercare la borsa parto perfetta, cerca quella più adatta a te, considerando anche un margine di imprevisti. Ascoltati, chiedi consiglio se ne hai bisogno e fidati del tuo istinto. Ogni mamma è diversa, ogni bambino è unico. E la tua borsa parto… dovrebbe rispecchiare proprio questo tuo percorso verso l’accoglienza di una nuova vita.

Bibliografia

Simkin, P. (2012). The Birth Partner: A Complete Guide to Childbirth for Dads, Partners, Doulas, and All Other Labor Companions. Harvard Common Press.

Hodnett, E. D. (2002). Pain and women's satisfaction with the experience of childbirth: a systematic review. American Journal of Obstetrics and Gynecology, 186(5), S160–S172.

Hodnett, E.D., Gates, S., Hofmeyr, G.J., Sakala, C. (2002). Support during pregnancy for women at increased risk of low birthweight babies. Cochrane Database of Systematic Reviews.

Sari et al. (2023). L’effetto della psicoeducazione applicata nella gravidanza primiparale sulla paura del parto, l’attaccamento prenatale e l’ansia. DOI: 10.23937/2469-5793/1510158.

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