ei primi anni di vita di un bambino, e già durante la gravidanza, ogni genitore si ritrova a dover gestire visite, controlli, appuntamenti… spesso senza sapere davvero cosa aspettarsi.
Tra questi, c’è un termine che torna più volte nel libretto pediatrico e nei calendari delle Aziende Sanitarie di ogni Regione: il bilancio di salute.
Magari lo hai già sentito nominare dal pediatra o dall’ostetrica, oppure l’hai letto su qualche forum, e ti sei chiesto: “Ma cos’è esattamente? A cosa serve? E devo davvero farlo?”
La verità è che i bilanci di salute sono strumenti preziosissimi per accompagnare tuo figlio/a nella crescita, e per aiutarti a capire come sta davvero crescendo.
Ti permettono di affrontare il percorso genitoriale con più consapevolezza, supporto e informazioni concrete, non basate su opinioni, ma su osservazioni cliniche e dati scientifici.
Secondo l’OMS, i primi mille giorni, dalla gravidanza fino ai due anni, rappresentano una finestra fondamentale per lo sviluppo fisico, emotivo e neurologico del bambino. E il bilancio di salute si inserisce proprio qui, come strumento di prevenzione e sostegno.
In questo articolo ti accompagno passo passo per capire come funziona davvero: quando si fa, cosa aspettarti durante ogni fase, e perché è così importante viverlo non solo come un controllo, ma come un’occasione di crescita, per te e per il tuo bambino.
1) Che cos’è il bilancio di salute
Partiamo dalle basi: capiamo cos’è un bilancio di salute!
Il bilancio di salute è una visita periodica programmata che ha l’obiettivo di monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino, valutare il suo stato di salute generale e intervenire precocemente in caso di eventuali problemi.
È un vero e proprio check-up preventivo: non si fa perché “c’è qualcosa che non va”, ma proprio per accertarsi che tutto stia andando per il meglio.
E nel caso in cui qualcosa non stia seguendo il suo corso naturale, è uno strumento utile per intercettarlo in tempo.
Quali sono gli obiettivi principali?
- Controllare la crescita fisica: peso, altezza, circonferenza cranica, sviluppo motorio;
- Osservare lo sviluppo neuropsicomotorio: come il bambino interagisce, gioca, reagisce agli stimoli, parla;
- Fare prevenzione: intercettare segnali precoci di problematiche fisiche, cognitive o relazionali;
- Supportare i genitori: rispondere a dubbi, rassicurare, dare indicazioni utili su alimentazione, sonno, routine, educazione.
Insomma, non si tratta solo di “visite mediche”, ma anche di momenti di confronto preziosi per chi si prende cura del bambino ogni giorno.
⇒ Un esempio? Durante un bilancio di salute può emergere che il bambino ha un leggero ritardo nel linguaggio. Niente panico! Ma è proprio grazie a questa osservazione precoce che si può decidere se fare un monitoraggio o eventualmente attivare piccoli interventi di supporto.
Quindi, questa particolare visita dal pediatra, può aprire le porte ad una collaborazione multiprofessionale (nel caso dell’esempio appena descritto, il bambino potrebbe doversi confrontare con un logopedista).
Chi effettua i bilanci di salute?
Dipende dall’età del bambino e dalle esigenze specifiche di ogni singola situazione:
- Durante la gravidanza, è l’ostetrica (e talvolta il ginecologo) a occuparsene, con un focus sul benessere della mamma e del feto;
- Nei primi mesi e anni di vita, se ne occupa il pediatra di base, che accompagna la famiglia fino ai 6 anni circa;
- In alcune Regioni, possono essere coinvolti anche altri specialisti, come neuropsichiatri infantili, fisioterapisti, psicologi dell’età evolutiva per valutazioni specifiche, se richieste.
È importante sapere che il bilancio di salute non sostituisce le visite mediche occasionali quando il bambino sta male, ma le integra, con uno sguardo più ampio e preventivo.
2) Cosa si fa durante un bilancio di salute? Quali controlli vengono fatti?
Quando porti il tuo bambino al bilancio di salute, non si tratta solo di una “visita di routine”: è un vero e proprio momento di osservazione e dialogo, che ti permette di capire meglio come sta crescendo tuo figlio, non solo fisicamente ma anche emotivamente, relazionalmente e cognitivamente.
Ma nel concreto, cosa si valuta durante un bilancio di salute? Ti rispondo di seguito!
Controlli standard: crescita e sviluppo fisico
Durante ogni bilancio, il pediatra o l’ostetrica rilevano una serie di parametri fondamentali per valutare lo stato di salute e lo sviluppo del bambino.
Tra i principali parametri troviamo:
- Peso e altezza, confrontati con le curve di crescita standard per età e sesso (WHO Growth Standards);
- Circonferenza cranica, utile per monitorare lo sviluppo cerebrale nei primi anni;
- Controllo della vista e dell’udito (a seconda dell’età), per accorgersi tempestivamente di eventuali difficoltà;
- Esame obiettivo generale: ascolto del cuore e dei polmoni, osservazione di cute e organi genitali, palpazione dell’addome.
Questi dati aiutano a valutare se lo sviluppo fisico sta procedendo in modo armonico, ma sempre tenendo conto della genetica e del ritmo personale di ogni bambino.
⇒ Ad esempio: un bimbo più basso della media non è “in ritardo” se anche mamma e papà lo erano alla sua età. La genetica gioca un ruolo chiave, e il bilancio serve anche a “confermare” questa normalità unica.
Valutazione dello sviluppo motorio, linguistico e sociale
Oltre alla crescita fisica, il bilancio di salute si concentra sullo sviluppo neuropsicomotorio.
Il pediatra, infatti, osserva:
- Se il bambino tiene la testa, si gira, gattona o cammina (in base all’età);
- Se inizia a emettere suoni, parole, combinazioni verbali;
- Come gioca, esplora, reagisce a stimoli o volti nuovi;
- Se mostra interesse per gli altri, se risponde al proprio nome, se è curioso o timoroso;
- Le abilità di autoregolazione: sonno, alimentazione, capacità di calmarsi.
Queste osservazioni seguono le linee guida italiane per la prevenzione pediatrica (Ministero della Salute, 2020), che prevedono una serie di domande e attività pensate per ogni fascia di età.
Se sbirci dentro al libretto sanitario di tuo figlio, puoi trovare proprio delle schede in base all’età che verranno compilate in queste occasioni!
Un’opportunità per conoscere davvero tuo figlio
Quello che spesso si sottovaluta è che durante questi bilanci puoi osservare anche tu il tuo bambino da una nuova prospettiva: come si comporta con una figura esterna? Come reagisce a un ambiente nuovo? È tranquillo, osservatore, vivace, emotivo?
Sono segnali utili che ti permettono di connetterti meglio con il suo temperamento. Un bimbo più sensibile, per esempio, potrebbe avere bisogno di rassicurazioni e transizioni più lente, mentre uno più attivo potrebbe voler esplorare e toccare tutto.
Il bilancio di salute non è quindi solo un controllo medico: è un momento di conoscenza reciproca, dove si incontrano osservazione clinica e intuito del genitore.
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3) Quando si fanno i bilanci di salute? Quanti sono?
Arrivati a questo punto viene spontaneo chiedersi quando vengono effettuati i bilanci di salute e quanti sono!
Ti rispondo in questa sezione!
I bilanci di salute sono visite periodiche che permettono di monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita, un periodo decisivo per il suo benessere fisico e psicologico.
Durante questi bilanci, i pediatri (o, in alcuni casi, le ostetriche) eseguono una serie di controlli e valutazioni che vanno ben oltre la semplice misurazione del peso e dell'altezza, fornendo ai genitori un'accurata fotografia del benessere del loro bambino in ogni fase della crescita.
Le principali tappe dei bilanci di salute da 0 a 3 anni
I bilanci di salute vengono effettuati in tappe specifiche, proprio perché ogni fase della crescita del bambino ha caratteristiche e necessità particolari che devono essere monitorate da vicino.
Ecco una panoramica di tutte le tappe previste dal Ministero della Salute, con l’età e gli obiettivi principali di ogni visita.
Alla nascita (entro i primi giorni)
La prima visita si effettua subito dopo la nascita, nel contesto ospedaliero, per assicurarsi che il neonato stia bene. I principali controlli riguardano:
- Controllo del peso, della lunghezza e della circonferenza cranica: questi sono indicatori importanti della salute generale;
- Verifica dei riflessi: test per valutare se i riflessi primari del neonato (come il riflesso di suzione e di presa) sono normali;
- Controllo della pelle: osservazione per rilevare segni di ittero o altre anomalie.
Questa visita è essenziale per valutare la salute generale del bambino e fornire le prime indicazioni ai genitori.
Una volta usciti dall’ospedale, saranno i genitori a recarsi dal pediatra con il proprio bambino per effettuare il bilancio.
1 mese
La seconda visita si effettua a un mese di vita e si concentra su:
- Crescita fisica: controllo del peso e della lunghezza del neonato; questi aspetti verranno sempre monitorati durante tutti i bilanci di salute;
- Riflessi primari e monitoraggio dello sviluppo neurologico: il pediatra verifica che il bambino stia sviluppando correttamente i suoi riflessi;
- Monitoraggio della lattazione: il pediatra offre supporto sull’allattamento e sul suo andamento.
Approfitta di questo momento per porre domande, risolvere dubbi e proseguire serenamente il viaggio da genitore!
3 mesi
A tre mesi, i controlli sono focalizzati su:
- Sviluppo motorio: il bambino comincia a sollevare la testa da solo e ad allungarsi.
- Interazioni sociali: si osserva la reazione ai suoni e ai volti, un segno di interazione sociale.
- Controllo generale: il pediatra verifica la salute complessiva del bambino, come la mobilità e il benessere.
Sembra passato poco tempo, circa un paio di mesi dall’ultimo bilancio, eppure sono cambiate così tante cose! Il vostro bambino sta crescendo notevolmente, questi progressi importanti non passeranno inosservati!
6 mesi
A sei mesi, un punto cruciale della crescita, i controlli includono:
- Sviluppo motorio: il bambino dovrebbe riuscire a sedersi con l’aiuto o da solo e a girarsi;
- Introduzione dei cibi solidi: verifica sulla corretta introduzione dell’alimentazione complementare; è in questo bilancio di salute che si approfondire l’aspetto dell’alimentazione complementare; valuterete assieme al pediatra i parametri per capire se il vostro bambino è pronto e quali alimenti scegliere;
- Controllo dei riflessi: il pediatra continua a monitorare i riflessi del bambino, per garantire che lo sviluppo neurologico sia in linea con i parametri di crescita.
Questo bilancio rappresenta un piccolo punto di svolta, legato all’introduzione dei cibi solidi. Spesso questa fase per i genitori rappresenta emozioni contrastanti come gioia, entusiasmo o ansia ed anche un bisogno importante di informazioni.
Sfruttate al meglio questi momenti preziosi di confronto!
9 mesi
Durante il bilancio a 9 mesi, vengono valutati:
- Sviluppo psicomotorio: il bambino dovrebbe essere in grado di stare seduto senza supporto e di muoversi in modo più autonomo;
- Sviluppo del linguaggio: il pediatra osserva se il bambino inizia a pronunciare sillabe o parole;
- Socializzazione: si monitora la capacità del bambino di interagire con gli altri, anche attraverso espressioni facciali e gesti.
1 anno
A un anno, il bilancio si concentra su:
- Sviluppo motorio e linguistico: il bambino dovrebbe camminare con il supporto o da solo e cominciare a usare parole. Inoltre, vengono osservati i progressi nelle capacità cognitive.
- Socializzazione: il bambino inizia a interagire in modo più evidente con il mondo circostante.
18 mesi
A 18 mesi, si verificano:
- Capacità motorie avanzate: il bambino cammina in modo autonomo e inizia a correre e arrampicarsi;
- Linguaggio e comunicazione: osservazione del linguaggio, in particolare se il bambino pronuncia più di una parola;
- Comportamento e interazione sociale: il pediatra verifica la capacità del bambino di comunicare i suoi bisogni e interagire con gli altri; alcuni pediatri attorno ai 17 mesi possono compilare la scheda di valutazione per verificare segni precoci di autismo.
Anche in queste occasioni, è importante risolvere dubbi e confrontarsi su ciò che può preoccupare.
2 anni
I controlli a 2 anni riguardano:
- Linguaggio: il bambino dovrebbe pronunciare frasi semplici e dimostrare un vocabolario crescente;
- Socializzazione: è il momento in cui il bambino inizia a giocare con altri bambini, e la sua capacità di interazione sociale viene valutata, avvalendosi di osservazione e di confronto con il genitore;
- Comportamento e autonomia: verifica della capacità di compiere azioni quotidiane con maggiore autonomia.
3 anni
Infine, a 3 anni, l’ultimo bilancio di salute prima dell’ingresso alla scuola materna comprende:
- Completamento dello sviluppo motorio e linguistico: il bambino dovrebbe essere completamente autonomo nel camminare, correre e salire le scale;
- Socializzazione avanzata: si valutano le capacità relazionali, come il gioco simbolico, l’utilizzo del linguaggio per comunicare emozioni e pensieri;
- Autonomia: il pediatra osserva come il bambino gestisce il gioco e le interazioni senza l’assistenza dei genitori.
Si conclude qui la serie di bilanci di salute più ravvicinati di un bambino nei primi 3 anni; non si interrompono completamente in quanto a 6 e 12 anni verranno eseguiti ulteriori bilanci di salute.
Il tuo bambino ha fatto passi da gigante per arrivare fino a qui, è importante sostenerlo sin da subito durante il suo sviluppo e la sua trasformazione.

4) Come prepararsi a un bilancio di salute
Prepararsi al bilancio di salute è un modo per affrontarlo con serenità e ottenere il massimo da questa importante visita.
Non si tratta solo di un controllo medico, ma di un'opportunità per conoscere meglio il proprio bambino e monitorare il suo sviluppo.
Quindi, cosa è utile portare con sé e come prepararsi per affrontare al meglio il bilancio di salute?
⇒ Documenti e osservazioni utili
Quando si va al bilancio di salute, è importante portare con sé alcuni documenti e avere pronte delle osservazioni utili:
- Libretto sanitario del bambino: è fondamentale portare sempre con sé il libretto sanitario, che contiene tutte le informazioni sui vaccini, le visite precedenti e eventuali condizioni di salute già registrate. Questo documento sarà consultato dal pediatra o dall'ostetrica per aggiornamenti sullo stato di salute del bambino.
- Registrazione dei sintomi e cambiamenti recenti: annotare eventuali cambiamenti nel comportamento del bambino, come difficoltà nel sonno, nell'alimentazione o nel movimento. Questi segnali sono molto utili per identificare eventuali problematiche precoci.
- Eventuali prescrizioni o raccomandazioni precedenti: se il bambino ha già ricevuto trattamenti o diagnosi in passato, è utile avere con sé eventuali prescrizioni mediche, test precedenti o raccomandazioni per monitorare il suo progresso.
⇒ L'atteggiamento giusto
Il bilancio di salute è una visita interattiva, quindi è utile arrivare pronti a condividere preoccupazioni o fare domande. Il pediatra o l'ostetrica sono lì per aiutarti a comprendere lo sviluppo del tuo bambino.
Non esitare a chiedere chiarimenti su ogni aspetto che ti preoccupa.
⇒ Ascolto del tuo bambino
Infine, ricordati che l'ascolto del bambino è fondamentale. Osserva come reagisce a stimoli fisici e sociali. Questo ti darà informazioni preziose per il pediatra, che potrà così avere un quadro più completo del suo sviluppo.
In conclusione, il bilancio di salute non è solo un controllo, ma una vera e propria occasione per essere genitori più consapevoli e in sintonia con il tuo bambino.

5) Perché è importante il bilancio di salute nei primi anni di vita
Il bilancio di salute nei primi anni è un strumento fondamentale per monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino.
Abbiamo visto come non si tratti solo di un controllo fisico, ma di un’opportunità per osservare da vicino anche il temperamento e le abilità sociali del bambino.
È attraverso questi momenti che i genitori possono rilevare precocemente eventuali difficoltà e intervenire in tempo per favorire lo sviluppo armonico del piccolo.
Il bilancio di salute è principalmente un atto preventivo: consente di rilevare tempestivamente qualsiasi anomalia o difficoltà, permettendo ai genitori di agire con anticipo, quando è più facile intervenire.
Un corretto monitoraggio della crescita fisica e dello sviluppo psicomotorio può prevenire problemi futuri e favorire una crescita equilibrata.
In questi incontri, il pediatra non solo misura e valuta, ma osserva anche la relazione del bambino con l’ambiente circostante, le sue reazioni agli stimoli e il suo comportamento sociale. È un’opportunità per conoscere meglio chi è il tuo bambino, capire il suo temperamento e adattare l’approccio educativo in modo più mirato.
6) I bilanci di salute sono obbligatori?
La risposta breve è: no, i bilanci di salute non sono obbligatori per legge, ma sono fortemente consigliati dal sistema sanitario nazionale.
Anche se non esiste un obbligo legale che costringa i genitori a farli, i bilanci di salute sono considerati un'importante pratica preventiva che offre numerosi benefici per la salute e lo sviluppo del bambino.
Sono fondamentali per monitorare la crescita, rilevare precocemente eventuali problematiche fisiche o psicologiche e, in generale, per garantire il benessere del bambino.
Il fatto che non siano obbligatori non diminuisce la loro importanza educativa e sanitaria: ogni bilancio di salute offre ai genitori l’opportunità di interagire con il pediatra, di fare domande e di ricevere consigli utili su come affrontare le diverse fasi di crescita del bambino, come il momento dell’alimentazione complementare o lo sviluppo del linguaggio.
In sintesi, anche se non obbligatori, i bilanci di salute sono una risorsa fondamentale per i genitori e un’opportunità per un'educazione e crescita sana del bambino.
Conclusione
In conclusione, il bilancio di salute è una delle risorse più importanti per i genitori nei primi anni di vita del bambino.
Non solo offre un'opportunità per monitorare la crescita fisica e lo sviluppo, ma rappresenta anche un'occasione per comprendere meglio le sue esigenze emotive e sociali.
È un momento di ascolto e osservazione, dove ogni dettaglio conta per costruire una visione chiara del benessere del bambino.
Ricorda che non esiste un "metodo universale" per crescere un bambino: il bilancio di salute ti aiuta a personalizzare il percorso educativo e sanitario in base ai tratti unici del tuo piccolo, portando alla luce eventuali difficoltà precoci e dando la possibilità di intervenire tempestivamente.
Sia che tu stia aspettando il primo bilancio di salute, sia che tu stia già affrontando quelli successivi, la cosa più importante è arrivare preparati, con una mente aperta e pronta a fare domande, senza dimenticare che ogni visita è un passo verso una genitorialità più consapevole e informata.
Con il giusto supporto e le giuste informazioni, puoi affrontare con serenità ogni fase di questo viaggio, essendo sempre il miglior genitore possibile per il tuo bambino.
Bibliografia
World Health Organization. (2018). Nurturing care for early childhood development: a framework for helping children survive and thrive to transform health and human potential.
Piano nazionale della prevenzione 2020-2025. Ministero della Salute.
Brazelton. Il bambino da 0 a 3 anni. 2008.
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