Q

uando arriva l’estate (o semplicemente una giornata di sole), ogni genitore si fa la stessa domanda: posso mettere la crema solare al mio neonato? E subito dopo ci si chiede: qual è la migliore crema solare per neonati?

È normale chiederselo. Proteggere la pelle del proprio bambino è una delle prime preoccupazioni di ogni mamma e papà, soprattutto quando si tratta di neonati o lattanti dai 0 ai 12 mesi, cioè bambini con una pelle ancora immatura, più sottile e più delicata rispetto a quella di un adulto.

Studi recenti hanno dimostrato che le scottature solari nei primi anni di vita aumentano il rischio di sviluppare melanoma in età adulta.

In questo articolo ti aiuterò a capire:

  • quando si può usare la crema solare nei neonati e lattanti, a 0-6 mesi, 6-12 mesi e dopo i 12 mesi;
  • qual è la differenza tra filtri fisici e chimici;
  • quali sono le migliori strategie per proteggere il tuo bambino, senza stress e senza errori.

Perché sì, la crema solare per bambini piccoli può essere un valido strumento, ma solo se usata nel modo giusto e tenendo conto delle caratteristiche specifiche del tuo bambino oltre ad altre strategie di protezione.

1. Quando si può mettere la crema solare ai neonati?

Una delle domande più comuni tra i neogenitori è: “da quando si può mettere la crema solare ai neonati o lattanti?”.

La risposta, secondo le principali linee guida pediatriche, dipende soprattutto dall’età del bambino e dalla condizione della sua pelle.

Fino ai 6 mesi, la crema solare andrebbe evitata, perché la pelle del neonato è ancora troppo sottile e assorbe con più facilità qualsiasi sostanza venga applicata. In questa fascia d’età, le strategie migliori sono ombra, abiti leggeri ma coprenti e orari di esposizione adeguati (evitare l’esposizione nelle ore più calde).

Dai 6 mesi in poi, si può iniziare ad usare una crema solare specifica per bambini, preferibilmente con filtri fisici, ma sempre accompagnata da altre forme di protezione (cappellino, ombra, idratazione, ecc.).

Dopo l’anno, la crema solare può entrare a far parte della routine quotidiana estiva, ma va comunque scelta con cura, anche secondo la sensibilità della pelle del tuo bambino.

Nei prossimi paragrafi vedremo come proteggere il tuo bambino dal sole in ogni fase del suo sviluppo, e come scegliere una crema non solo sicura, ma anche adatta al suo tipo di pelle.

2. Filtri fisici o chimici? Come scegliere in base alla pelle del tuo bambino

Prima di vedere la protezione ideale per ogni età è importante comprendere il significato della dicitura: “filtri fisici” o “filtri chimici”. Ma cosa significano davvero questi termini? E soprattutto, qual è la scelta migliore per la pelle delicata del tuo bambino?

La differenza: fisici riflettono, chimici assorbono

La distinzione è semplice:

  • i filtri fisici (o minerali) agiscono creando una barriera sulla pelle che riflette i raggi UV, come se fosse uno scudo. I più usati sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio;

  • i filtri chimici, invece, assorbono i raggi UV e li trasformano in calore, evitando che penetrino in profondità nella pelle. Alcuni esempi sono l’avobenzone, l’octocrylene o l’oxybenzone.

Pro e contro: cosa sapere prima di scegliere?

Filtri fisici – I preferiti per i bambini piccoli

Pro:

  • ritenuti più sicuri per la pelle sensibile, perché non penetrano nell’epidermide;
  • meno rischi di reazioni allergiche o irritazioni;
  • efficaci immediatamente dopo l’applicazione.

Contro:

  • possono lasciare la patina bianca sulla pelle (a volte fastidiosa da spalmare);
  • più densi e pastosi, meno piacevoli da applicare.

Filtri chimici – Più leggeri, ma da evitare nei più piccoli

Pro:

  • più facili da stendere, la texture è più leggera e invisibile;
  • spesso combinati con altri ingredienti idratanti.

Contro:

  • possono causare irritazioni o allergie, specialmente su pelle molto sensibile;
  • alcuni componenti possono penetrare più in profondità e sono controindicati sotto i 3 anni.

Per questo motivo, le principali società pediatriche consigliano i filtri fisici come prima scelta per i bambini nei primi anni di vita.

Proseguiamo l’articolo, addentrandoci nelle specifiche indicazioni per fasce d’età.

genitorialando.com

3. Crema solare 0-6 mesi: serve davvero?

Quando si parla di crema solare per neonati sotto i 6 mesi, la risposta più corretta è: nella maggior parte dei casi, no, non serve. O meglio: non è la prima scelta.

La protezione della pelle in questa fascia d’età non dovrebbe basarsi su creme, ma su strategie alternative, più naturali e adatte a una pelle che è ancora in fase di maturazione. 

Il motivo è semplice: la barriera cutanea non è ancora completamente sviluppata, e tutto ciò che applichiamo può essere assorbito più facilmente, con un potenziale rischio.

Cosa evitare nei primi 6 mesi?

Ecco alcune indicazioni specifiche da seguire per bambini da 0 a 6 mesi:

  • nessuna esposizione diretta al sole, anche breve, soprattutto nelle ore centrali della giornata;
  • no a creme solari “generiche”, anche se sono “per bambini”: molti prodotti sul mercato non sono testati per l’uso sotto i 6 mesi;
  • evitare tessuti sintetici o troppo pesanti, che possono irritare la pelle o far sudare eccessivamente.

Le vere protezioni utili in questa fase

Se ti stai chiedendo “quindi cosa faccio se voglio uscire con il mio bimbo?”, ecco cosa puoi fare:

  • passeggiate solo in orari in cui il clima è più fresco: prima delle 10 e dopo le 17;
  • usa un copri-passeggino traspirante con filtro UV (ne esistono di specifici e certificati; attenzione: mai il fai-da-te con copertine o lenzuolini in quanto la temperatura all’interno del passeggino aumenta di diversi gradi!);
  • vesti il tuo bimbo con tutine leggere, in cotone naturale, a maniche lunghe;
  • cappellino a tesa larga (meglio se con laccetto, così non lo perde subito!)

E se l'esposizione è inevitabile, cosa fare?

Ci sono situazioni in cui evitare il sole al 100% non è realistico. Pensa ad esempio ad un breve tragitto sotto il sole per arrivare dal pediatra, una giornata in viaggio o una vacanza in montagna dove il sole riflette ovunque.

In questi casi, puoi applicare una piccolissima quantità di crema solare a filtri fisici (ossido di zinco o biossido di titanio), solo su aree davvero esposte e solo se non puoi coprirle in altro modo (come il dorso delle mani, naso o guance).

Importante: scegli un prodotto formulato specificamente per neonati, senza profumo, alcol o conservanti aggressivi.

E se hai dubbi? Osserva la pelle del tuo bambino. Arrossamenti, secchezza, macchie o irritazioni sono segnali che qualcosa non va. E ogni neonato può reagire in modo diverso: ecco perché conoscere la sua genetica e la sensibilità della sua pelle fa davvero la differenza.

genitorialando.com

4. Crema solare e protezione 6-12 mesi

Superati i primi sei mesi, la pelle del bambino è un po’ più matura, e questo apre la possibilità di introdurre la crema solare come parte della protezione quotidiana, ma sempre con attenzione e senza dimenticare le altre strategie fondamentali.

Quando e come iniziare con la protezione solare?

A partire dai 6 mesi compiuti, è possibile applicare una crema solare specifica per bambini quando il piccolo viene esposto al sole, anche se per brevi periodi.

Attenzione però: non significa spalmarlo ovunque, ogni giorno, ma usarla in modo mirato, ad esempio:

  • durante una passeggiata a metà mattina al parco;
  • in spiaggia, anche se il bimbo resta sotto l’ombrellone (perché la sabbia riflette i raggi UV);
  • quando si viaggia e il bambino è in braccio o nel passeggino, esposto a tratti soleggiati.

Un consiglio pratico: fai una prima prova su una piccola zona della pelle, ad esempio la parte interna del braccio, e aspetta 24 ore per verificare eventuali reazioni.

Inoltre applica la crema ogni 2 ore circa di esposizione solare, e una volta tornati a casa rimuovi i residui con una doccia/bagnetto.

Come scegliere una crema davvero adatta alla pelle sensibile

Non tutte le creme solari per bambini sono uguali. E, come dico sempre nei contenuti di Genitorialando, non tutti i bambini hanno la stessa pelle.


C’è chi ha la pelle secca e ruvida, chi tende a sviluppare eritemi, chi ha già una storia di dermatite atopica o allergie. In questi casi, è ancora più importante leggere bene l’etichetta.

Ecco cosa cercare in una buona crema solare per un bambino tra 6 e 12 mesi:

  • filtri fisici (minerali), come ossido di zinco e biossido di titanio;

  • minimo SPF 30, fino a 50;
  • senza profumo, parabeni, alcol o conservanti aggressivi;
  • dermatologicamente testata su pelli sensibili.

⇒ Un esempio.
Se il tuo bambino ha la pelle molto chiara e si arrossa facilmente anche solo con il vento, potresti preferire una crema più pastosa e coprente, magari difficile da spalmare, ma più protettiva.
Se invece ha una pelle più elastica e tollerante, potresti optare per un latte solare più fluido, purché abbia comunque filtri fisici.

! Ricorda: la crema non basta

La protezione solare vera è un mix: crema + ombra + abiti + buonsenso.
Anche se hai scelto la crema migliore sul mercato, non è mai un “lasciapassare” per stare al sole senza limiti. L’ideale è usarla come supporto, non come soluzione unica.

genitorialando.com

5. Crema solare e protezione dai 12 mesi in su

Dopo l’anno di età, molti bambini iniziano a muoversi di più, esplorare, giocare all’aperto, spesso anche per periodi più lunghi. 

È una fase bellissima, ma che richiede un’attenzione diversa alla protezione solare: la crema non è più un’opzione occasionale, ma entra nella routine estiva quotidiana.

Una nuova fase: più esposizione ed autonomia 

Un bimbo di 12-24 mesi inizia a cammina (o correre!) da solo, vuole toccare tutto, stare per terra, esplorare, e a volte si toglie cappellini e occhiali da solo!

Questo significa che è più esposto ai raggi UV, anche senza accorgersene. E proprio perché è più indipendente, è utile iniziare ad “educarlo” al sole in modo positivo.

⇒ Un esempio concreto.
Se dovete andare al parco, puoi coinvolgerlo nel momento dell’applicazione della crema, facendogliela “spalmare” sul dorso della mano o dandogli un piccolo specchio per vedere il viso. Così la protezione non diventa una costrizione, ma un gesto naturale. Come un piccolo rito prima di uscire. È anche un passo verso l’autonomia consapevole, in linea con i principi Montessori.

Che crema usare dopo l’anno?

Le regole di base restano le stesse:

  • preferire SPF da 30 a 50;
  • filtri fisici (minerali) se la pelle è molto sensibile o reattiva;
  • valutare filtri misti solo in caso di buona tolleranza (e dopo i 18-24 mesi).

Si possono iniziare anche a valutare, sempre seguendo i principi visti fino ad ora:

  • texture più leggere o spray (solo se ben tollerate);
  • formule resistenti all’acqua (se si gioca spesso con sabbia o piscina).

Ricorda: la pelle del tuo bambino non ha ancora la protezione naturale di quella adulta ed è più immatura per almeno i primi 2 anni, quindi l’uso quotidiano della crema resta consigliato, specialmente in estate o durante viaggi al mare e in montagna.

Inoltre applica la crema ogni 2 ore circa di esposizione solare, e una volta tornati a casa rimuovi i residui con una doccia/bagnetto.

Ogni pelle reagisce in modo diverso

Anche in questa fascia d’età, la chiave è osservare la reazione del tuo bambino. Se una crema provoca pizzicore, rossore o secchezza, meglio sospendere e provare un’altra formula.


Ci sono bambini che sviluppano più facilmente eritemi solari, macchie o reazioni da calore, e bambini che invece sembrano “resistere” meglio ma non per questo sono protetti.

genitorialando.com

6. Consigli generali su come proteggere il neonato dal sole

Nei primi mesi di vita, la pelle del neonato non ha ancora sviluppato tutte le sue difese naturali contro i raggi solari. 

Questo significa che è molto più vulnerabile ai danni da raggi UVA e UVB rispetto a quella di un adulto. 

Ma allora come si protegge davvero un neonato o lattante dal sole, soprattutto se ha meno di 6 mesi e non può ancora usare la crema solare su tutto il corpo?

La regola numero uno: evitare l’esposizione diretta

Sembra banale, ma è la cosa più importante da fare: tenere il neonato all’ombra il più possibile, soprattutto tra le 11:00 e le 16:00, quando il sole è più forte. Quindi sono da sfruttare, oltre agli orari più adeguati, ombrellini, tende parasole o ombre create ad esempio da alberi. 

L'abbigliamento protettivo è il tuo miglior alleato

Quando uscire è inevitabile (o anche solo piacevole, perché il sole fa bene all’umore e non solo!), vestire il bambino nel modo giusto è fondamentale.

Ecco cosa scegliere:

  • body o tutine leggere in cotone traspirante a maniche lunghe;
  • cappellino a tesa larga per proteggere viso, orecchie e collo;
  • occhialini da sole con filtro UV (sì, esistono anche per neonati, e non sono solo oggetti di moda, quindi scegli con cura un paio efficace!)

Evita tessuti sintetici, che possono far sudare troppo il bambino e irritare la pelle, e punta su colori chiari che riflettono meglio i raggi solari.

Idratazione e attenzione ai segnali

Anche se il neonato non ha bisogno di bere acqua nei primi mesi di vita (il latte materno o artificiale è sufficiente), durante le giornate calde è importante:

  • offrire il seno o il biberon più spesso del solito e comunque a richiesta;
  • osservare eventuali segni di calore o disidratazione, come irritabilità, pelle arrossata, urine più concentrate o sonnolenza;

Inoltre, ascolta sempre il tuo bambino: se piange o si agita quando è al sole, è il suo modo per dirti che non si sente a suo agio. 

Ogni neonato ha una sensibilità diversa, e capire il suo temperamento aiuta anche a proteggerlo meglio, in linea con l’approccio personalizzato di Genitorialando.

genitorialando.com

Conclusione

Proteggere il proprio bambino dal sole è una di quelle cose che, da genitore, può sembrare semplice… finché non ti trovi davanti a uno scaffale pieno di creme, cappellini, spray e indicazioni contraddittorie.

Ma se c’è una cosa che questo articolo vuole trasmetterti è che non esiste una regola uguale per tutti. La crema solare per bambini piccoli è uno strumento utile, ma va usato nel momento giusto, nel modo giusto e soprattutto tenendo conto della pelle unica del tuo bambino.

Riassumendo:

  • nei primi 6 mesi, meglio evitare la crema e puntare su ombra e abbigliamento;
  • dai 6 mesi si può iniziare con una crema fisica, selezionata con cura;
  • dopo l’anno, la protezione solare diventa parte della routine, ma va costruita con rispetto e gradualità.

E in ogni fase, osservare il tuo bambino e come reagisce la sua pelle è la chiave per personalizzare le scelte.

Se hai dubbi su quale prodotto scegliere o vuoi un consiglio personalizzato, puoi scrivermi o prenotare una consulenza: sono qui per aiutarti a fare scelte consapevoli, che rispettino il tuo piccolo.

Bibliografia

Bilal Ahmed et al. Melanoma maligno: diagnosi, prevenzione e trattamento. 2020

Druml et al. Marketing delle etichette delle creme solari per la popolazione pediatrica: guida per orientarsi nella scelta delle creme solari. Pubmed. 2023

FDA. Si dovrebbe mettere la protezione solare ai neonato? Di solito no.

Paller et al. Nuove intuizioni sulla pelle dei neonati e dei bambini: implicazioni per la protezione solare. Pubmed. 2011

Posted 
 in 
Gestione del neonato
 category

Altri articoli Categoria  

Gestione del neonato

View All